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Dynamic AD Insertion (DAI): quattro best practice per i content provider

Dynamic AD Insertion (DAI): quattro best practice per i content provider

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I servizi di streaming stanno conquistando il mercato televisivo: recenti dati di mercato hanno rilevato che nel 2020 il mercato dei contenuti over-the-top (OTT) valeva 45,1 miliardi di dollari e che  è sulla buona strada per superare i 120 miliardi di dollari entro il 2028.  

Man mano che il mercato si diversifica, tuttavia, una monetizzazione efficace diventa fondamentale. Sebbene gli approcci basati su abbonamento offrano un solido punto di partenza, gli annunci pubblicitari rimangono fondamentali per le entrate OTT. La sfida? Pubblicare annunci che gli spettatori vogliono vedere. I modelli pubblicitari televisivi tradizionali, che vedevano una serie di annunci riprodotti a intervalli regolari durante gli spettacoli, hanno aiutato la notorietà dei brand ma non sempre hanno convinto gli spettatori ad entrare in azione.  Mentre la ricerca demografica ha contribuito alla composizione generale di queste interruzioni pubblicitarie, tutti gli spettatori e le famiglie hanno visto le stesse cose nello stesso momento. 

Oggi, invece, la personalizzazione è la strada per il successo pubblicitario. Con il 71% dei consumatori che afferma di sentirsi frustrato se le esperienze di acquisto non sono personali e con gli annunci mirati che generano un aumento del 38% delle entrate del prodotto, è chiaro che fornire agli spettatori il contenuto pubblicitario che desiderano è essenziale per gli operatori OTT. 

Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è necessario adottare il giusto approccio: il Dynamic AD Insertion (DAI). In questo articolo, analizzeremo le basi del DAI e offriremo quattro best practice per i fornitori di servizi streaming per sfruttare al meglio gli annunci dinamici. 

Che cos'è il DAI e come funziona? 

Le tecnologie di Dynamic AD Insertion consentono alle aziende di inserire gli annunci di loro scelta all'interno dei video digitali. Invece di fare affidamento sugli annunci inseriti nei feed, gli inserzionisti possono scegliere gli annunci che desiderano mostrare all'interno delle offerte OTT per assicurarsi che siano pertinenti sia per il momento che per lo spettatore. 

In pratica, ciò significa che il contenuto non determina il tipo di annunci visualizzati. Invece, il DAI utilizza dati di prima e terza parte per creare profili di spettatori che vengono poi utilizzati per pubblicare annunci più mirati e personalizzati. In altre parole, la relazione tra contenuti e annunci diventa fluida piuttosto che statica. A differenza degli annunci "bruciati" delle trasmissioni televisive, gli annunci pubblicitari possono essere iper-mirati in base al comportamento di visualizzazione degli utenti e alle tendenze storiche per aumentare le possibilità di coinvolgimento e azione degli utenti. 

Quattro best practice per i content provider

Quindi, in che modo i fornitori OTT sfruttano al meglio le soluzioni DAI? Sebbene il mercato di questa tecnologia si stia espandendo, non è sufficiente portare semplicemente a bordo uno strumento DAI e sperare per il meglio. I servizi di streaming hanno bisogno della giusta strategia per generare il ROI DAI.  

Ecco quattro best practice per iniziare con il DAI. 

Comprendere le opzioni 

Non esiste una soluzione valida per tutti. L'approccio più comune è noto come server-side ad insertion (SSAI). Quando i flussi video vengono avviati dagli spettatori, la soluzione SSAI invierà richieste di annunci, in genere a più servizi di ad decision per ottenere le offerte più convenienti e pertinenti. Queste decisioni sugli annunci vengono restituite al provider SSAI e "cucite" insieme al contenuto originale prima che il servizio OTT fornisca il video allo spettatore. Questo processo, noto come” manifest manipulation”, genera un singolo flusso lineare che contiene annunci pubblicitari incorporati. Dal punto di vista dello spettatore, la transizione tra contenuti e annunci pubblicitari è un'esperienza senza soluzione di continuità, simile a quella televisiva. I servizi OTT ottengono l'ulteriore vantaggio di evitare gli ad blocker quando si utilizza SSAI. 

Prima della diffusione di SSAI, i provider OTT utilizzavano in genere l'inserimento di annunci lato client (CSAI). Con il CSAI, gli annunci mirati vengono ancora inseriti nel flusso, ma invece di essere uniti nel flusso prima della pubblicazione, il client (o il dispositivo di streaming) avvia la richiesta di annuncio ai servizi di ad decision stessi e gestisce il passaggio dal contenuto all'annuncio pubblicitaro. A seconda della larghezza di banda della rete e della stabilità della connessione, tuttavia, CSAI può introdurre latenza di visualizzazione o rebuffering. 

Individuare le fonti di personalizzazione 

I fornitori di servizi di streaming devono anche individuare potenziali fonti di informazioni personalizzate sugli spettatori per garantire che gli annunci pubblicitari forniti dal DAI siano in linea con gli interessi degli utenti. 

Il tipo più elementare di informazione disponibile proviene dai dispositivi utilizzati dagli spettatori. Raccogliendo dati sulle tipologie di dispositivi utilizzati, come iPhone, Android o smart TV, insieme a informazioni geografiche e agli IP, i provider possono iniziare a individuare le preferenze degli utenti.  

Poi ci sono i dati di prima parte raccolti dai servizi di streaming, come la cronologia delle visualizzazioni: cosa hanno guardato gli spettatori più di recente? Quanto tempo hanno passato a guardare un contenuto? Sulla base di questi dati, i fornitori possono pubblicare annunci pertinenti. 

Le informazioni di terze parti provenienti da società di raccolta dati sui consumatori, come LiveRamp o Experian, possono aiutare i fornitori OTT a definire ancora più puntualmente i target e a mostrare agli utenti annunci pertinenti alla loro attuale situazione finanziaria e funzionale. Un'analisi approfondita di queste informazioni può anche fornire dati sull'intenzione, ovvero la probabilità che gli spettatori stiano attivamente prendendo in considerazione o cercando di acquistare prodotti. 

Trovare il partner giusto 

Una delle maggiori sfide per i servizi di streaming è capire come mettere insieme in modo efficace tutti i componenti e le soluzioni dei fornitori che compongono le loro piattaforme OTT e DAI. Le aziende devono capire come raccogliere, analizzare e utilizzare al meglio i propri dati di prima parte per guidare le decisioni pubblicitarie che hanno CPM più elevati e per integrarsi correttamente con i fornitori di servizi DAI per fornire esperienze pubblicitarie rilevanti. Di conseguenza, è fondamentale trovare un partner che offra servizi di consulenza e sviluppo che comprenda sia il lato tecnologico che quello business del DAI per implementare la soluzione più adatta. 

Uno sguardo al futuro 

Man mano che il mercato dei servizi di streaming continua ad espandersi con i canali FAST e con servizi video on demand basati su pubblicità (AVOD), in aggiunta a quelli basati su abbonamento, anche la natura del DAI cambierà. 

Ciò è iniziato con il passaggio dall'acquisto di annunci tradizionali, che richiede tempo, impegno e interazioni, all'acquisto di annunci programmatici. Questo approccio consente agli inserzionisti di acquistare spazi pubblicitari su più servizi su larga scala e ai servizi OTT di accedere a più inserzionisti e realizzare i CPM più elevati possibili. 

Il DAI si sta espandendo anche oltre lo streaming, raggiungendo anche gli emittenti tradizionali con l'uso di "AD pods", annunci pubblicitari pronti per essere  inseriti direttamente nei contenuti. È inoltre necessario che i servizi di streaming prendano in considerazione la continua spinta verso il deprezzamento dei cookie, che verranno eliminati gradualmente riducendo significativamente il volume di dati di terze parti disponibili. Allo stesso modo, le leggi sulla privacy come il California Consumer Privacy Act (CCPA) daranno agli spettatori più potere per limitare la raccolta e l'utilizzo dei dati. Affinché i fornitori di contenuti si assicurino di poter fornire inserzioni pubblicitarie mirate e pertinenti, la loro priorità deve spostarsi sulla creazione di relazioni proprietarie reciproche e rispettose della privacy con i clienti disposti a condividere i propri dati. 

Fincons Group per cogliere a pieno il potenziale del DAI 

La giusta piattaforma DAI ha bisogno di un'ottima infrastruttura tecnologica sostenuta da un framework che aiuti i fornitori OTT a semplificare la generazione di entrate. 

Fincons Group è all'avanguardia nel Dynamic AD Insertion. Prendiamo in considerazione uno dei nostri recenti progetti che consente ai dispositivi di streaming di condividere entrate di pubblicità dinamiche con i fornitori di contenuti. Il risultato? Inserimento di annunci on-demand che offrono un inventario pubblicitario più ampio e un migliore targeting degli annunci. Grazie all'esperienza maturata sia nel settore tecnologico che in quello business del DAI, i nostri team consentono alle aziende di implementare la soluzione più efficace mantenendo un'esperienza utente ottimale.  

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